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Adagiati sulle dolci colline che guardano il mare o immersi nella campagna i borghi medievali della Costa degli Etruschi hanno secolari tradizioni storiche e culturali.
Castagneto Carducci, Bolgheri, Suvereto, Campiglia Marittima, Bibbona, Sassetta, Rosignano Marittimo, Populonia e Piombino conservano intatte le testimonianze di una storia ricca di civiltà ed il fascino dei tempi antichi.
Stradine lastricate accompagnano la visita a splendide architetture, antiche chiese, palazzi, pievi, teatri raccolti e suggestivi musei.
Nel cuore di questo splendido angolo di Toscana, viene ripetutamente premiato, con numerosi riconoscimenti italiani ed internazionali, per la sua straordinaria bellezza. In origine era Castagneto Marittimo, che divenne Castagneto Carducci agli inizi del '900, in onore al poeta Giosuè Carducci, che qui visse con i suoi genitori. I luoghi della Maremma li ha poi portati nelle sue opere, immortalandoli! Il piccolo borgo è arroccato su una collina a meno di 10 km dal mare, intorno all'antico Castello dei Della Gherardesca e offre diversi punti panoramici. Da vedere: Casa Carducci, dove abitò il poeta e che raccoglie oggi un archivio di poesie e documenti a lui collegati; l'imponente Palazzo Comunale; la chiesa di S. Lorenzo che, insieme al Castello, è l'edificio più antico del paese e la Chiesa del S.S. Crocifisso, in cui si conserva un crocifisso ligneo del '400.
"I cipressi che a Bólgheri alti e schietti Van da San Guido in duplice filar”, così ricorda il Carducci in “Davanti a San Guido” il viale che conduce al piccolo borgo in cui ha trascorso parte della sua fanciullezza. Ci si trova alla porta di accesso al borgo, sovrastata dallo stemma dei Della Gherardesca, antica casata nobile proprietaria del Castello fin dal 1500. Pochi minuti bastano per visitarlo tutto, in ogni stradina e vicoletto osterie, ristoranti, enoteche e botteghe artigiane. Siamo nella terra del vino, tutt’intorno i vigneti e le cantine dove nascono gli ottimi vini Bolgheri DOC, che trovate sia nei locali del borgo, che direttamente dai produttori: un’occasione per visitare una cantina e fare una degustazione!
Durante una vacanza sulla Costa degli Etruschi non si può non fare un salto a Baratti e a Populonia. Il Golfo di Baratti è una gioia per gli occhi e vi da la possibilità di trascorrere una bellissima giornata al mare, di noleggiare una piccola imbarcazione e partire dal porticciolo per un tuffo nel blu e per godere di questo tratto di costa da un punto di vista privilegiato. Su in alto c’è Populonia, piccolo borgo con un panorama mozzafiato, nonché un affaccio imperdibile su un’epoca e una civiltà ormai lontane: gli Etruschi si sono insediati qui prosperando con una notevole attività metallurgica e lasciandoci una ricchissima testimonianza: il parco archeologico in cui visitare l’acropoli.
È incastonata in un ambiente naturale di rara bellezza dove il fascino medievale degli stretti vicoli, archi e scalinate sembrano riportarci indietro nel tempo. Nel suo piccolo borgo troviamo il Castello, recintato dalle mura e la Pieve di Sant’Ilario, una delle poche chiese romaniche di quest’area, al cui interno si custodisce un’acquasantiera in marmo e alcuni dipinti del XVI secolo, tra i quali una raffigurazione di Sant’Ilario, appunto e S. Bartolomeo. Un altro luogo d’interesse è la Chiesa di Santa Maria della Pietà, 1482, con struttura a croce greca e sulla facciata 3 iscrizioni in latino. All’interno il dipinto della Trinità di C. Dandini e all’altare maggiore la Pietà, tavoletta e tempera risalente al XIV secolo.
Il nome deriva dalle piante di sughero di cui sono ricchi i boschi circostanti. La Rocca Aldobrandesca risale al 973. Fino al XVI° sec. si sviluppa con la costruzione delle mura e del Palazzo Comunale. Nel 1399 entra a far parte della Signoria di Piombino. Trovandosi tra Siena e Firenze, sempre in lotta tra loro, subisce passaggi di soldati, saccheggi e assedi. Nei sec. XVI-XVIII abbandono, miasmi e malaria danno origine alla leggenda della “terra senza uomini”; nel 1573 si comincia a costruire, nell’unico punto salubre, la collina a nord di Suvereto, il castello. A fine ‘700 la ribellione contro il principe di Piombino e nel 1815 l’annessione al Granducato dei Lorena che, grazie alle bonifiche, consente a Suvereto di riprendere le attività agricole.
Volterra è ricchissima di importantissime testimonianze artistiche, sia nel centro storico che nei musei, oltre allo splendido Teatro romano e alle rovine dell’Acropoli etrusca. Qui, inoltre, vive ancora una produzione artigianale rara: quella dell’alabastro. Volterra è racchiusa quasi totalmente entro le mura duecentesche e si è sviluppata attorno alla chiesa di Santa Maria (l’attuale cattedrale) e alla contigua Piazza dei Priori con l’omonimo Palazzo (1208). Da vedere anche Piazza S. Giovanni, che raccoglie tutti i più importanti edifici ecclesiastici. Nella zona di S. Lazzero si può vedere la vecchia stazione ferroviaria del 1912 che collegava, grazie ad ardite ponteggiature, la città a Saline.
- Volterra 54 km